I diritti dell’interessato secondo il GDPR: tutto ciò che devi sapere
Tutti gli interessati, ossia i soggetti che sono oggetto di qualche trattamento dei dati da parte di un Titolare, godono di alcuni diritti ben precisi e definiti nel Regolamento con gli articoli dal 15 al 22.
Il Legislatore è sufficientemente preciso nel descrivere quali siano i diritti degli interessati, questo perché non ci devono essere dubbi che nel rapporto con il Titolare, l’interessato per il sol fatto di essere oggetto di un trattamento, acquisisce d’ufficio precisi diritti che può esercitare in qualsiasi momento.
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Chi sono i soggetti del trattamento?
La prima cosa che deve essere chiara all’interessato è la modalità con cui può esercitare i suoi diritti. Il Titolare ha l’obbligo di fornire indicazioni chiare e precise che evidenzino all’interessato a chi rivolgersi e con quali mezzi. Per questo motivo nell’informativa o tra le informazioni che ti sono state fornite, dovresti trovare una sezione nella quale ti viene indicato chi sia il Titolare e come puoi riferirti a lui per far valere uno dei tuoi diritti. Oltre al Titolare (sempre obbligatorio), nel caso in cui siano presenti altri ruoli di rilievo, come ad esempio il Responsabile della Protezione del Dati (RPD o DPO) è indispensabile che tu lo sappia e conosca come poterti mettere in contatto con lui.
I diritti dell’interessato
Il diritto di accesso prevede in ogni caso il diritto di ricevere una copia dei dati personali oggetto di trattamento.
I dati che possono essere richiesti sono solo quelli che l’interessato ha in precedenza fornito, non eventuali dati risultanti da operazioni o elaborazioni condotte dal Titolare.
Fra le informazioni che il titolare deve fornire non rientrano le modalità del trattamento, mentre occorre indicare il periodo di conservazione previsto o, se non è possibile, i criteri utilizzati per definire tale periodo, nonché le garanzie applicate in caso di trasferimento dei dati verso Paesi terzi.
L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la rettifica dei dati personali inesatti che lo riguardano. Tenuto conto delle finalità del trattamento, l’interessato ha il diritto di ottenere l’integrazione dei dati personali incompleti, anche fornendo una dichiarazione integrativa.
Il diritto all’oblio si configura come un diritto alla cancellazione dei propri dati personali in una forma estesa. Si prevede infatti l’obbligo per i titolari (che avessero reso pubblici i dati personali dell’interessato: ad esempio, pubblicandoli su un sito web) di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali cancellati, compresi link, copie o riproduzioni eventuali. E’ in sostanza una maggiore garanzia per l’interessato che i suoi dati nella loro totalità, vengano eliminati. Va sottolineato che il diritto dell’interessato alla cancellazione non deve ledere altri diritti, ad esempio quelli del Titolare che li stia usando per una difesa in giudizio.
E’ esercitabile dall’interessato non solo in caso di violazione dei presupposti di liceità del trattamento (quale alternativa alla cancellazione dei dati stessi), bensì anche se l’interessato chiede la rettifica dei dati (in attesa che il Titolare effettui tali modifiche) o si oppone al loro trattamento (in attesa della valutazione da parte del titolare), in quest’ultimo caso il trattamento deve avere come base giuridica il legittimo interesse del Titolare.
Esclusa la conservazione, ogni altro trattamento del dato di cui si chiede la limitazione è vietato a meno che ricorrano determinate circostanze (consenso dell’interessato, accertamento diritti in sede giudiziaria, tutela diritti di altra persona fisica o giuridica, interesse pubblico rilevante).
Non si applica ai trattamenti non automatizzati (quindi non si applica agli archivi o registri cartacei) e sono previste specifiche condizioni per il suo esercizio; in particolare, sono portabili solo i dati trattati con il consenso dell’interessato o sulla base di un contratto stipulato con l’interessato (quindi non si applica ai dati il cui trattamento si fonda sull’interesse pubblico o sull’interesse legittimo del titolare), e solo i dati che siano stati forniti dall’interessato al titolare.
Inoltre, il titolare deve essere in grado di trasferire direttamente i dati portabili a un altro titolare indicato dall’interessato solo se tecnicamente possibile ed in formato digitale.
L’interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento al trattamento dei dati personali che lo riguardano se la base giuridica che il Titolare ha utilizzato per rendere lecito il trattamento è il legittimo interesse (articolo 6, paragrafo 1, lettere e o f), compresa la profilazione sulla base di tali disposizioni. Il titolare del trattamento si astiene dal trattare ulteriormente i dati personali salvo che egli dimostri l’esistenza di motivi legittimi cogenti per procedere al trattamento che prevalgono sugli interessi, sui diritti e sulle libertà dell’interessato oppure per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria. Rientrano tra i trattamento che possono essere opposti, anche quelli per attività di marketing che il Titolare abbia intrapreso basandosi sul legittimo interesse (c.d. soft spam).
L’interessato ha il diritto di non essere sottoposto a una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato, compresa la profilazione, che produca effetti giuridici che lo riguardano o che incida in modo analogo significativamente sulla sua persona.